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RETRO
SPECCHIO

 

BALOCCO: LA CRISI NON INCIDE
SUL CONSUMO DI PRODOTTI DOLCIARI.


Alberto Balocco, amministratore
delegato della Balocco spa

 

Nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato il mercato, l'incertezza dei consumi e l'aumento dei costi delle materie prime, burro e farina innanzitutto, le previsioni della famiglia Balocco, da 80 anni alla guida della storica azienda dolciaria di Fossano presso Cuneo, sono più che positive mantenendo le consistenti percentuali di crescita degli ultimi anni. Il bilancio 2010, con un fatturato vicino ai 130 milioni di euro e una crescita di circa il 7,5 per cento rispetto al 2009, conferma il costante sviluppo che ha caratterizzato gli ultimi esercizi: fra il 2005 e il 2009 il giro d'affari è salito del 76 per cento, dai 67 milioni di euro del 2005 ai 118 milioni del 2009, con un incremento medio annuo del 15 per cento. In particolare negli ultimi 48 mesi il fatturato è cresciuto di oltre un milione di euro al mese. Un notevole impulso è stato dato all'export: i prodotti Balocco oggi sono presenti in oltre 50 Paesi d'Europa, Nord America, Medio Oriente, Sud Est asiatico, Australia, Sud Africa e Sud America; il 62 per cento le esportazioni nell'Unione Europea, il resto al di fuori. L'antica pasticceria artigiana si è trasformata in un modernissimo stabilimento produttivo d'avanguardia. Del successo ha beneficiato anche l'occupazione della zona: oggi Balocco registra un organico medio di circa 300 addetti, con punte di 370 nel periodo natalizio. La crescita è stata sostenuta anche da un consistente piano di investimenti destinati all'acquisizione di nuove tecnologie e al miglioramento di quelle esistenti: grazie a una spesa di oltre 30 milioni di euro la società dispone di uno fra gli stabilimenti più moderni ed efficienti d'Europa, esteso su 70 mila metri quadrati di cui circa 44 milla coperti. Nel 2010 è stata avviata una nuova produzione di biscotti da prima colazione che ha portato a 8 gli impianti di Fossano.

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